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'Emergenza rifugiati e guerre dell''Occidente'

'59 milioni di esseri umani hanno abbandonato le loro case per sfuggire alle guerre, tante ferite insanate che restano aperte per l''incapacità dei ''liberatori'' di portare pace '

'Emergenza rifugiati e guerre dell''Occidente'
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13 Settembre 2015 - 21.01


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di Gaetano Colonna.


I giornali europei danno grande risalto
all”impennata dell”immigrazione nel Mediterraneo, che nei primi mesi del
2015 è arrivata a sfiorare le 400.000 persone, via Italia e via Grecia.
Come sempre i grandi media guardano il dito e non la luna. Basta
analizzare le cifre: sono più di 59 milioni gli esseri umani che hanno
abbandonato le loro case per sfuggire ai conflitti che, in Medio Oriente
e in Africa soprattutto, insanguinano il pianeta. Di questi, oltre 19
milioni sono i rifugiati veri e propri, quelli cioè che abbandonano il
loro Paese in cerca di una vita normale.
Analizzando queste cifre,
ripercorriamo la storia dei conflitti del dopoguerra, ferite insanate
che restano aperte per l”incapacità dei “liberatori” di portare pace
dopo le loro guerre. Bisogna, per esempio, ricordare che ancor oggi sono
5,1 milioni i profughi palestinesi ancora a carico dell”agenzia Onu per
i rifugiati, l”UNHCR, e lo sono da svariati decenni, ancora installati
nei campi profughi di Gaza, del Libano, della Giordania, dopo che lo
Stato Ebraico ha congelato qualsiasi possibilità per loro di ritorno in
patria, senza che le potenze democratiche occidentali abbiano mai preso
posizione con la necessaria durezza.
Sono 2,6 milioni i rifugiati
Afghani, su di una popolazione che nel 2010 non raggiungeva nemmeno i 30
milioni di persone, come se dall”Italia fossero fuggiti all”estero
oltre 5 milioni di Italiani. Quello che anche qui viene spesso
dimenticato è che questa situazione dura da oltre trent”anni: gli
interventi militari con cui Usa e Nato da oltre undici anni hanno
proclamato di voler portare portare democrazia e buon governo, non sono
stati nemmeno in grado di dare un”illusione di pace all”Afghanistan.
Sono
1,1 milioni (su poco meno di 10 milioni) i Somali che hanno dovuto
abbandonare da molti anni il loro Paese, tra i più poveri del mondo, a
seguito del conflitto civile che nessun intervento occidentale, come ben
sanno gli Italiani, è riuscito a risolvere: come se in Italia, 6
milioni di Italiani avessero dovuto lasciare il Paese, perseguitati
dalla guerra, dalla miseria e dalle malattie.
Sono 4 i milioni di
Siriani ufficialmente registrati come rifugiati a causa di un conflitto
interamente voluto, pilotato e finanziato dall”esterno, che in pochi
anni ha portato alla completa rovina il loro Paese: poiché la Siria
contava poco più di 20 milioni di abitanti, è come se da noi un quinto
degli Italiani fosse dovuto fuggire all”estero. Senza contare gli oltre 7
milioni di siriani che, pur restando nel loro Paese, hanno dovuto
abbandonare le proprie case.

Mentre l”Unione Europea, con 500 milioni
di abitanti nell”insieme ancora piuttosto benestanti, oggi va in tilt
per 400 mila rifugiati che arrivano dal sud Europa, la Turchia, con 76
milioni di abitanti, ha dovuto accogliere ben 1,9 milioni di rifugiati,
pari a 21 rifugiati ogni 1000 abitanti. Impensabile per le comodità
europee quello che è accaduto in Libano, che ha dovuto accogliere 1,15
milioni di rifugiati, con un record mondiale di 232 rifugiati ogni 1000
abitanti; o quello che è capitato alla Giordania, che ha accolto oltre
650 mila profughi, pari a 87 rifugiati ogni 1000 abitanti!
Questa
analisi di nude cifre potrebbe prolungarsi parecchio, per esempio con un
esame ancora più accurato, andando a vedere quali siano oggi, rispetto a
quelli europei, i redditi di Paesi come Libano e Giordania, o, peggio,
di quelli del Corno d”Africa, che pure accolgono centinaia di migliaia
di esseri umani ridotti in totale miseria. Ma ci sembra il caso di
fermarci qui, rimandando ad analisi accuratissime come quelle prodotte
periodicamente dall”UNHCR, una delle quali alleghiamo qui di seguito.
È
quindi davvero intollerabile la discussione sul diritto o meno di
questi esseri umani a venire in Europa o sul dovere di Paesi come Italia
e Germania di accoglierli, cercando di dar loro una sistemazione,
provvisoria o definitiva, decente: portiamo una precisa responsabilità
politica nella situazione che si è creata nel Mediterraneo e nel Vicino
Oriente. La questione che si deve affrontare senza meno è come por fine
alle guerre che i liberatori anglo-sassoni hanno imposto al mondo per
tutelare in Medio oriente ed in Africa i propri interessi geo-economici e
strategici di potenza, parlando democrazia e libertà solo in funzione
della difesa della propria egemonia globale.
Ora che i profughi con
le loro tragedie hanno portato in prima linea un”Europa che ha sempre
cercato di defilarsi dietro i molti documenti diplomatici e qualche
decina di migliaia di uomini e mezzi mandati dalla Nato a fiancheggiare
le forze armate anglo-americane, sarebbe il momento che gli Europei,
invece di attizzare nuovi conflitti a noi più vicini come quello
ucraino, lanciassero un serio piano di pace per tutto il Medio oriente
allargato, affrontando prima che sia troppo tardi alla radice conflitti
che minacciano di saldarsi fra loro.
Questa iniziativa europea di
pace per il Vicino Oriente ed il Mediterraneo non può che richiedere la
messa in discussione delle attuali alleanze, a partire dall”abbandono
della Nato, il cui fallimento nel garantire la pace e la sicurezza nel
Mediterraneo è sotto gli occhi di tutti. L”Italia in modo particolare
dovrebbe per prima prendere atto di questo dato di fatto: che senso ha
infatti avuto, anche soltanto sul piano egoistico nazionale, sostenere
la Nato in Iraq e Afghanistan, quando poi in Libia, a pochi chilometri
dalle nostre coste, questa organizzazione militare alla quale aderiamo
non è stata in grado di garantire la stabilità e la pace?
I
quattocentomila profughi che ci “invadono” sono assai meno pericolosi di
quegli eserciti che da decenni affermano il dominio anglo-americano nel
mondo, continuando da decenni a proclamarsi “liberatori”.

 
 Scarica il documento UNHCR analisi rifugiati 2014

Fonte: http://www.clarissa.it/editoriale_n1954/Emergenza-rifugiati-e-guerre-dell-Occidente.

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