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'Premier turco sorpreso a spedire armi ad al-Qa''ida e ISIS'

'Doppi giochi. Secondo funzionari militari turchi, il primo ministro della Turchia − un paese NATO − arma Al-Qa''ida e ISIS in Siria con camion dei suoi servizi segreti.'

'Premier turco sorpreso a spedire armi ad al-Qa''ida e ISIS'
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Redazione Modifica articolo

22 Gennaio 2015 - 21.42


ATF

di
Kit Daniels
.

Secondo
funzionari militari turchi, il primo ministro della Turchia − un
paese alleato membro della NATO − spedisce armi ad Al-Qa”ida e ISIS
in Siria tramite camion controllati dai servizi segreti del paese.

Il
primo ministro Ahmet Davutoglu ha vietato agli organi d’informazione
di riferire su tre dei camion perquisiti dai militari del comando
generale della polizia, che hanno scoperto da 45 a 55 missili o razzi
e 30-40 casse di munizioni, tra cui proiettili di mortaio e munizioni
antiaereo per mitragliatrice Douchka.

Un rapporto del Comando Generale della Gendarmeria afferma che «i
camion trasportavano armi e rifornimenti per l”organizzazione
terroristica Al-Qai”da». Davutoglu ha anche rimosso dall’incarico
il pubblico ministero Aziz Takei per aver ordinato la perquisizione.
Inoltre i tredici soldati coinvolti nell’ispezione sono stati
accusati di spionaggio e rischiano vent’anni di prigione.

Il
giornalista turco Fehim Taştekin ha scritto che «anche se lo
scandalo sta lacerando il paese, il governo ha optato per la sua
tattica preferita, insabbiandolo. Un tribunale di Adana ha vietato
ogni forma scritta e visiva dei mezzi di comunicazione e di Internet
riguardante qualsiasi informazione e commento sul fermo dei camion e
sulla perquisizione.»

«Tutti
i contenuti online sull”incidente sono stati cancellati».

Tranne
un video, che è disponibile qui.

Il
Comando Generale della Gendarmeria e Takei avevano ordinato la
perquisizione al confine tra Turchia e Siria, dopo aver ricevuto una
soffiata sul fatto che i camion stavano trasportando armi ed
esplosivi ad Al-Qa”ida in Siria.

Taştekin
ha scritto che «mentre i camion venivano scortati al comando di
polizia di Seyhan per un’ispezione più accurata, uomini del MIT che seguivano i camion in un’auto Audi
hanno bloccato la strada per fermare i mezzi. Quando gli agenti del
MIT hanno sequestrato le chiavi di accensione dei camion ne è
seguita una colluttazione.»

«Gli
uomini del MIT hanno ordinato ai camionisti di fingere un guasto ai
loro camion e poi hanno commesso violenze fisiche sugli agenti di
polizia.»

«Il
governatore di Adana, Huseyin Avni Cos, giunto sul posto ha
dichiarato che “i camion si muovono agli ordini del primo ministro”
e ha assicurato che non avrebbe consentito interferenze di nessun
tipo», ha continuato Taştekin. «Con una lettera di garanzia
inviata dal direttore regionale del MIT, firmata congiuntamente dal
governatore, i camion sono stati riconsegnati ai servizi segreti.»




Militanti
dell’ISIS stanno già circolando liberamente a Istanbul, in
Turchia, senza paura delle autorità locali, a sottolineare il sostegno di cui gode l’ISIS da parte del governo Davutoglu.

Aaron
Klein di WorldNetDaily riferisce che «[…] dopo l’addestramento in Turchia, migliaia di
combattenti dell’ISIS sono andati in Iraq attraverso la Siria per
unirsi al tentativo di instaurare un califfato islamico rigorosamente
soggetto alla legge della Shari”a».

Il
secolare conflitto tra sunniti e sciiti e le migliaia di miliardi di dollari di reddito potenziale in petrolio e gas,
in Siria, sono entrambi fattori chiave che spingono il governo sunnita di Davutoglu a sostenere l’ISIS nella sua guerra per
procura per rovesciare il governo siriano a egemonia sciita di
Bashar al-Assad.

Nel
2011 la Siria ha annunciato la scoperta di un promettente giacimento
di gas a Homs, che non a caso è diventata un campo di battaglia tra
le forze di Assad e l’ISIS impedendo alla Siria un completo
sfruttamento del territorio.

La
Siria è in competizione anche con la Turchia come uno dei luoghi più
strategici per gasdotti di gas naturale dall”Asia all”Europa.


Klein ha raccontato anche che «la Siria è il luogo del progetto di
costruzione di un colossale gasdotto sotterraneo che, se completato,
potrebbe drasticamente abbassare lo strategico potere energetico del
Qatar − alleato degli Stati Uniti − e taglierebbe fuori anche la
Turchia dal traffico del gasdotto. Questo progetto, soprannominato il
“gasdotto islamico”, può in ultima analisi favorire la Russia e
l”Iran contro gli interessi energetici occidentali.»

Ma
come il giacimento di gas a Homs, la costruzione del gasdotto di
circa 3.500 miglia è stata anche ritardata dalla guerra tra Siria e
ISIS.

Questo
aiuta sicuramente la Turchia, che vede il progetto del gasdotto
islamico attraverso la Siria come una minaccia per il suo obiettivo
di diventare il principale punto di transito per il flusso di
petrolio e gas da oriente a occidente. E la NATO non vuole che la
Russia tragga beneficio da un gasdotto che passa attraverso la Siria.

Se
il governo Davutoglu può servirsi con successo dell’ISIS per
rovesciare Assad e instaurare un governo fantoccio in Siria, la
Turchia ci guadagna migliaia di miliardi e intanto aiuta la NATO a
isolare la Russia.

Traduzione per Megachip a cura di Emilio Marco Piano.

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