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La campagna NATO contro la memoria storica europea: una svolta pericolosa

Alla vigilia del suo recente arresto, Mateusz Piskorski, ora progioniero politico, aveva scritto questo articolo sul prossimo vertice NATO di Varsavia. Un allarme europeo

La campagna NATO contro la memoria storica europea: una svolta pericolosa
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21 Maggio 2016 - 23.06


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di Mateusz Piskorski.

La NATO
è un”alleanza presente da tempo immemorabile che ha liberato l”Europa dal
nazismo e ci protegge dall’orso russo, che poi è quello che dovremmo credere.
La
verità storica è molto diversa, ma la NATO si sforza di revisionarla.

Aggiornamento: L’autore di questo articolo – che descrive proprio il clima
di annichilimento del dissenso che caratterizza la preparazione del vertice
NATO di Varsavia – è stato arrestato e imprigionato, probabilmente proprio
per averlo scritto, in data 20 maggio 2016 (riferimenti nell’articolo di R.
Quaglia: QUI). Lo accusano di essere una spia. Ma è un
prigioniero politico.

VARSAVIA (Polonia)- Nei giorni 8 e 9 luglio, Varsavia ospiterà il prossimo vertice
della NATO
, la riunione dei capi degli Stati membri dell”Alleanza nel
formato del Consiglio Nord Atlantico.

L”incontro di Varsavia sarà il 25° vertice nella
storia della NATO e vi saranno sviluppati gli accordi raggiunti nel corso della
precedente riunione dei capi di Stato dell”Alleanza tenutasi a Newport nel
2014.

In particolare, abbiamo a che fare con la
creazione di una forza di reazione
rapida
sul territorio dei paesi dell”Europa orientale che sarebbe in grado
di condurre operazioni di combattimento lungo il cosiddetto fianco orientale dell”Alleanza.

È attesa la presenza di 2.500 partecipanti oltre
a quella di 1.500 giornalisti stranieri.
Per
questo evento è stato affittato il moderno Stadio Nazionale al centro di
Varsavia.
in relazione a possibili minacce
terroristiche e alle proteste di organizzazioni pubbliche che hanno già dichiarato
la loro intenzione di tenere una sorta di anti-summit nella capitale polacca.

In tandem con i preparativi per l”evento, è
stata condotta un’intensa campagna di informazione, il cui compito
principale consiste nel fomentare le
paure
legate ad azioni e piani presumibilmente aggressivi da parte della
Russia.
La guerra sulla memoria storica fa parte
di questa campagna a lungo termine.
Qui
va riconosciuto che la revisione dei fatti storici e la negazione del ruolo dell”Unione Sovietica nella Grande Vittoria del
1945
trovano un certo terreno storico e politico nei paesi baltici e in
Romania, dove gli autori della narrazione
commissionata dalla NATO
si riferiscono spesso direttamente a movimenti collaborazionisti locali presentando
le loro attività come esempi di “lotta per l”indipendenza” nei
confronti dell”Unione Sovietica.

La situazione è vista in modo diverso in
Polonia, dove è molto difficile trovare sostegni in favore della tesi che la
liberazione non sia stata la salvezza del popolo polacco dal genocidio di Hitler.

La riformattazione della storia moderna
è stata coordinata da agenzie statali come l”Istituto Polacco per la Memoria Nazionale.
Tutte
queste attività sono finalizzate a evitare la dissonanza cognitiva in modo che
la popolazione dell”Europa orientale non possa guardare ai monumenti e ricordare
la propria liberazione dalla
Germania nazista ad opera dell”Armata Rossa, qualcosa che metterebbe in dubbio
che la Russia sia lo storico ed eterno nemico e

La riformattazione delle percezioni dei
fatti storici
è parte di questo alquanto complesso progetto a lungo termine.
È
impossibile fare qualcosa del genere nel corso dei soli due mesi che precedono
il vertice.

Nel quadro della guerra dell”informazione, i media dell”Europa orientale pubblicano
regolarmente dei materiali in merito al dispiegamento di testate nucleari nella
regione di Kaliningrad.
L”esistenza
stessa di questa regione come soggetto della Federazione Russa viene esibita
come una minaccia per l”esistenza di paesi vicini.
Sul
fianco sud, un ruolo analogo nel processo volto a far montare un crescente
senso di pericolo è attribuito alla Transnistria.

In questo modo, Kaliningrad spaventa i popoli
baltici e i polacchi, mentre la Transnistria è usata per terrorizzare i romeni
e, in misura minore, i bulgari.

La
guerra dell”informazione viene condotta in modo sistematico e professionale
. In connessione con il processo di
normalizzazione delle relazioni tra l”Occidente e l”Iran, i gestori delle pubbliche
relazioni della NATO sono stati costretti ad ammettere finalmente che i sistemi
missilistici sono finalizzati esclusivamente all’immaginaria minaccia russa.

La Polonia
sta cercando di svolgere un ruolo di primo piano nelle zone settentrionali e
del Baltico nell’ambito della corsa agli
armamenti
in Europa orientale.
A
sua volta, la Romania sta cercando
di prendere l”iniziativa nella regione del Mar
Nero
.
Ma
tutto da quelle parti risulta tanto più difficile in quanto la Turchia ha agito come il leader della
coalizione anti-russa da oltre un anno e mezzo in qua.
Tuttavia, Bucarest sta cercando di utilizzare
la totale mancanza di fiducia di Washington nei confronti di Erdoğan per offrire
al Pentagono dei servigi alternativi.
La preparazione del vertice è stata
attentamente monitorata dal Dipartimento di Stato americano.
Il
vice di John Kerry, Anthony Blinken,
ha recentemente visitato diversi paesi dell”Europa orientale.
I
colloqui del funzionario americano con i suoi colleghi dell”Europa orientale si
riducono in sostanza a una cosa: gli ex membri del blocco orientale devono sostenere senza riserve la posizione di
Washington
durante il vertice, soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento militare della NATO lungo
il cosiddetto fianco orientale, e
dovrebbero sopportare le spese della difesa
Blinken ha sottolineato che la Russia intende
provocare le forze della NATO in vista del vertice.
A
sostegno delle sue parole, Blinken si è riferito ai pattugliamenti delle forze
aeree russe sul Mar Baltico.
Tuttavia,
si è dimenticato di dire che quel che ha causato la preoccupazione dell’aeronautica
russa è stata la presenza di navi da
guerra USA
.
Blinken ha fatto in modo che il presidente
americano possa sentirsi a suo agio nella capitale polacca.
Al
fine di far svolgere il vertice in un buon ambiente, il governo di Varsavia,
facendo riferimento a una minaccia
terroristica
, ha approvato una legge in base alla quale è vietato che si svolga qualsiasi raduno o
peggio
durante il periodo in cui si tiene un evento internazionale di così
estrema importanza come il vertice.

Tutto questo è stato fatto preoccupandosi del
benessere del boss della nuova Europa filoamericana, Barack Obama.
Le
spese ufficiali del Ministero della Difesa polacco per lo svolgimento della
riunione dei capi di Stato dell”alleanza ammontano a 40 milioni di dollari.
Da
sola questa notizia può davvero causare qualche incomprensione e portare i
cittadini della capitale polacca a fare dei picchetti durante le giornate
estive del vertice NATO.

Traduzione per Megachip a cura di Matzu Yagi.

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